La scuola dell’infanzia “La primavera di Malalà” è di ispirazione cristiana ed ha come riferimento gli ideali ed i valori proposti, testimoniati e diffusi dal Vangelo. Essa nasce come risposta ai bisogni ed alle esigenze delle famiglie del quartiere Strasburgo – San Lorenzo. La nostra scuola dell’infanzia è una istituzione educativa nella quale la centralità della persona costituisce il criterio regolatore ed ispiratore della prassi educativa e, allo stesso tempo, si afferma quale elemento fondativo di quell’umanesimo integrale che im0plicala tutela ed il rispetto dell’integrità del soggetto educante, di ogni singola creatura concepita nell’insieme dei suoi bisogni e di tutto il suo potenziale umano. L’offerta educativa della scuola valorizza tutte le dimensioni strutturalmente connaturate nell’uomo, nella consapevolezza che l’intervento educativo debba promuovere la formazione di una personalità completa ed equilibrata.
La scuola dell’infanzia “La primavera di Malalà” riconosce nella famiglia il contesto educativo primario per il bambino.
Pertanto la scuola:
collabora alla realizzazione di un comune progetto educativo, individuando nei valori cristiani, nella programmazione dell’azione educativa e nella progettazione dell’attività didattica, i punti di forza del rapporto;
interagisce con la famiglia per la piena affermazione del significato e del valore bambino-persona;
favorisce un clima di dialogo e confronto nel rispetto delle reciproche competenze;
ritiene preminente la centralità del bambino, il rispetto per la sua identità, promuovendone lo sviluppo attraverso la risposta attenta e puntuale a tutte le sue esigenze materiali e culturali, psicologiche e spirituali;
interpreta la complessità delle esperienze vitali del bambino diventando ponte ideale tra la casa e il mondo, senza mai sostituirsi alla famiglia;
richiede la collaborazione del padre e della madre all’atto dell’inserimento del bambino nella scuola per ricostruirne la storia;
sollecita incontri occasionali con le famiglie e ne promuove altri in modo sistematico, allo scopo di consentire lo scambio di informazioni;
favorisce l’accoglienza “personalizzata” del bambino creando un clima sereno adatto a rendere meno traumatico il momento del distacco;
adotta particolari strategie per favorire l’integrazione di tutti i bambini nel nuovo contesto educativo e l’istaurazione di corretti rapporti con i coetanei e gli adulti;
considera con discrezione, rispettosa comprensione e solidarietà le situazioni familiari difficili e socialmente, culturalmente ed economicamente precarie presenti;
esplicita la propria offerta formativa globale, gli interventi didattici, le strategie metodologiche, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione del processo evolutivo del bambino, mediante incontri con tutti i genitori e con i rappresentanti dei genitori;
chiede ad entrambi i genitori collaborazione continua e costante in un rapporto di reciproca lealtà per garantire coerenza all’azione educativa.
Fermo restando inoltre che ogni azione congiunta deve comunque salvaguardare la spontaneità e la serenità del bambino, la scuola:
sensibilizza la famiglia affinché lo svolgimento dei particolari momenti della vita scolastica, quali ricorrenze e incontri festosi, avvenga in forma di partecipazione attiva, discreta, rispettosa della tranquillità dei bambini e del loro inalienabile diritto di “star bene a scuola”;
organizza incontri di formazione con specialisti delle scienze dell’educazione per affrontare e approfondire tematiche relative all’impegno educativo comune;
offre ai genitori l’opportunità di consultare enciclopedie, libri e riviste, opuscoli e materiale audiovisivo per facilitarli nell’affrontare situazioni particolari connesse con il processo di crescita del bambino;
prevede il coinvolgimento nella vita scolastica anche di figure parentali diverse dai genitori per favorire lo sviluppo di una personalità affettivamente equilibrata;
promuove l’integrazione scolastica per i bambini portatori di handicap mediante una metodologia educativa che armonizza l’assetto organizzativo della scuola con le caratteristiche individuali del soggetto in difficoltà;
favorisce, in presenza di situazioni ambientali multiculturali e plurietniche, l’inserimento di bambini appartenenti a culture, razze e religioni diverse facendo leva sui punti d’incontro tra le specifiche esigenze e il progetto educativo della scuola.